giovedì 13 settembre 2018

PARCHEGGIO DI GAGGIANO LA LUCE ALLA FINE DEL TUNNEL

I nostri auspici di giugno hanno trovato conferme. Delusi dalla mancata apertura del parcheggio come promesso dal Sindaco nel mese di giugno, ci eravamo augurati che a settembre finalmente si potesse vedere la luce alla fine del tunnel... e così è stato! Ne siamo felici e ci piace pensare che una parte del merito sia anche nostra, del nostro pressing mediatico, delle nostre continue sollecitazioni alle istituzioni coinvolte affinché trovassero un accordo per il bene dei cittadini, iniziate con l’interrogazione presentata in Regione Lombardia il 31 marzo 2017 dalla nostra Iolanda Nanni, guerriera a 5 stelle scomparsa pochi giorni fa, sempre disponibile per gli attivisti del territorio, che qui vogliamo ricordare con immenso affetto e stima. L’apertura del parcheggio di Gaggiano, che pure per la sua lunga odissea non rappresenta certo un esempio di efficienza amministrativa, è oggi una occasione per dimostrare che mettendo a disposizione dei cittadini gli strumenti giusti, il trasporto pubblico può e deve sostituire buona parte di quello privato. Nella tutela della salute dell’ambiente e delle persone e del recupero del tempo, unica ricchezza esauribile e preziosissima. Ora rimane da vedere se tutto verrà attivato come promesso, i capolinea degli autobus e il sistema di sorveglianza, se la manutenzione e la tutela dell’area di parcheggio verranno mantenute nel tempo, se Comune di Gaggiano ed RFI sapranno trasformare questo periodo di prova in un duraturo e proficuo accordo nel rispetto delle esigenze dei cittadini. Noi ci crediamo, vogliamo crederci visto che il primo passo è stato fatto, ma come si dice.... ai posteri l’ardua sentenza.


https://www.facebook.com/Vermezzo5stelle/videos/1517916784980361/

mercoledì 28 febbraio 2018

COME SI VOTA?

Elezioni Regionali Lombardia 2018
Ecco un breve video che vi spiega come votare il prossimo 4 marzo.

mercoledì 21 febbraio 2018

Risposta al sindaco di Baranzate Luca Elia

IL GHETTO DI BARANZATE

Buongiorno Sindaco Elia,
la pubblicazione del suo post a commento del video inchiesta che denuncia lo stato del cosiddetto "Ghetto di Baranzate" ha aperto un ampio varco in un silenzio divenuto ormai assordante. Ed era esattamente questo lo scopo (al quale lei, devo dargliene atto, ha contribuito) e cioè parlare, informare e accendere i riflettori su una situazione che nasce come questione privata e che dopo 22 anni diventa un problema pubblico. E mi rincresce che lei, forse per troppa fretta, non abbia notato che questo aspetto viene chiarito molto bene sia nel video che nel post di accompagnamento.
Non riesco ancora ad abituarmi alla frequente e pessima abitudine, a cui lei non ha fatto eccezione purtroppo, di esprimere giudizi senza conoscere le persone. A differenza, infatti, di quanto lei sottolinea più volte, io faccio denunce di questo tipo e do voce alle istanze dei cittadini da molto tempo… molto tempo prima della mia candidatura. Questa, Sindaco, si chiama cittadinanza attiva!
Nel merito della situazione di via Aquileia 12 c'è ben poco che io possa aggiungere: i suoi concittadini hanno contribuito egregiamente a chiarire ulteriormente lo stato di fatto e la storia di questo palazzone. Mi permetto solo di suggerirle una riflessione: se le sue proposte di chiudere il cancello e fornire dei bidoni per la spazzatura non sono state accolte con entusiasmo e non sono state ritenute risolutive né prima né oggi, forse lei sta sottovalutando il problema. O forse no… d'altro canto il carteggio tra lei e il suo assessore, maldestramente inviato in copia conoscenza alle opposizioni, ben chiarisce la posizione di questa amministrazione laddove suggerisce di stare ben lontani da questa situazione scottante.
E numerose sono le richieste documentate da parte dei cittadini residenti in quel palazzo di confrontarsi con Lei e la sua giunta per trovare insieme una soluzione definitiva che riguardi i problemi gravissimi di sicurezza e di legalità, temi che sono stati, come mi è stato fatto notare, i cavalli di battaglia della sua campagna elettorale. Richieste che non hanno trovato riscontro in un atteggiamento conciliante e collaborativo, bensì in un muro contro muro.
Non spetta ai cittadini, tantomeno a me, Sindaco Elia offrirle una soluzione, ma parlando con loro molte sono le proposte venute fuori che nulla hanno a che vedere con l'assistenzialismo… basta aprirsi e ascoltare. Ascolti Sindaco, ascolti!
Cosa stiamo aspettando? Altri 22 anni? Non credo che quel palazzo possa attendere oltre visti i problemi di staticità, di sicurezza, di legalità che ormai hanno inevitabilmente interessato anche il quartiere intorno. Questo si intende quando si parla di problema PUBBLICO.
Ed è per questo che lei ha il dovere di affrontare questa situazione che è il simbolo di un fallimento delle istituzioni e che non può protrarsi oltre se non a rischio di gravi conseguenze in termini di sicurezza. Se la sente Sindaco Elia? Se la sente di rischiare?
Lasci perdere le polemiche con me, non perda tempo con queste sciocchezze. Se e quando avremo modo di confrontarci di persona magari scoprirà anche che le sto simpatica e in caso contrario me ne farò una ragione. Quello che conta è che oggi Lei si apra al confronto e al dialogo con i suoi cittadini.



giovedì 7 dicembre 2017

INQUINAMENTO DA IDROCARBURI DA MORIMONDO A MILANO INDIVIDUATI 20 SITI INTERESSATI DALLO SVERSAMENTO.


Gli attivisti del Movimento 5 Stelle non restano a guardare e scendono in campo in difesa dell'ambiente e della salute pubblica.
Due anni fa, precisamente ottobre del 2015, a seguito di alcuni atti dolosi a danno dell'oleodotto Eni nel territorio di Morimondo c'è stato un grave sversamento di idrocarburi che ha interessato i terreni agricoli, le acque di falda e il reticolo di corsi d'acqua denominato I Fontanili.
Sì parlò di disastro ambientale con un impatto decennale e si dichiarò che la situazione non sarebbe mai tornata a prima dello sversamento.
L'Ente Parco del Ticino informò della situazione il Ministero degli Interni, il Ministero dell'Ambiente e Regione Lombardia. Il Movimento 5 Stelle ispezionò i siti dello sversamento accompagnati dai tecnici dell'Eni che promise di installare e implementare i sistemi di sicurezza entro luglio del 2016.
Recentemente a seguito delle segnalazioni di numerosi attivisti del Movimento 5 Stelle del territorio siamo riusciti ad identificare in un tratto di 20 km che va da Morimondo a Vanzago, fino al Municipio 7 di Milano, ben 20 siti di sversamento di idrocarburi, fino al Pavese, alla Lomellina dove già sono stati identificati altri siti di sversamento con grave diffusione di idrocarburi.
Oggi non abbiamo aggiornamenti sullo stato dell'inquinamento né sulle azioni messe in atto per contenerlo. Intendiamo interrogare tutti gli enti preposti per trovare risposta alle tante domande poste dai cittadini preoccupati.
Quanti piani di bonifica sono stati presentati e quanti piani di bonifica sono stati completati ?
Oltre a considerare il danno procurato nel singoli siti, qualcuno si è preoccupato di fare una mappatura per considerare il danno procurato nell'intero territorio?
Eni ha poi installato e implementato i servizi di sicurezza su tutti gli oleodotti?
Arpa ha fatto un'ispezione su tutto il territorio, ha fatto le analisi delle acque e dei terreni interessati dallo sversamento?
E' stata fatta una valutazione del potenziale inquinamento della falda acquifera e quindi della ricaduta che questo potrebbe avere sulla salute pubblica?
La cittadinanza è stata informata sulla situazione e sugli eventuali rischi?
Movimento 5 Stelle






















































 
VANZAGO




lunedì 27 novembre 2017

ALBAIRATE 5 STELLE "IL BLOG"⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️: I DATI ALLARMANTI DELL’AZZARDO

ALBAIRATE 5 STELLE "IL BLOG"⭐️⭐️⭐️⭐️⭐️: I DATI ALLARMANTI DELL’AZZARDO: Solo nel comune di Albairate nel 2016, spesi 3.779.185.02 euro nel gioco d’azzardo. Solo le slot bar machine (macchiette succhia soldi)

https://albairatecinquestelle.blogspot.it/2017/11/i-dati-allarmanti-dellazzardo.html

martedì 21 novembre 2017

ADESSO BASTA, FUORI I DOCUMENTI! CHIEDIAMO UN'ASSEMBLEA PUBBLICA!


Il Sindaco Raimondo di Zelo Surrigone si nega a tutti e i documenti diventano un miraggio.

Niente da fare, il sindaco si è trincerata dietro il silenzio e l’irreperibilità. Sono trascorsi 18 giorni dalla visita a sorpresa in comune e nonostante le mamme di Zelo abbiano ripetutamente tentato di entrare in contatto con il sindaco, chiamando in comune, chiedendo di essere contattate, richiamando ancora ancora e ancora, non c’è stato nulla da fare. Il sindaco Raimondo è sempre troppo impegnata per fornire spiegazioni o ricevere i propri cittadini, per spiegare l' imbarazzante situazione  relativa alla gestione dell’asilo “Raggi di sole”.
La situazione è paradossale perché il sindaco non si nega solo alle mamme, e ai cittadini in generale, ma perfino alla stessa Sodexo società vincitrice della gara d'appalto che da fine agosto opera nell'asilo. Al termine della gara, che nel caso di specie si è conclusa a fine agosto, segue un'aggiudicazione provvisoria alla quale segue, dopo una serie di verifiche da parte dell'amministrazione, l'aggiudicazione definitiva. Ebbene nulla di tutto questo è avvenuto e la Sodexo ancora attende di ricevere l'aggiudicazione dopo oltre 60 giorni. Nel frattempo, in virtù dell'esito della gara, ha iniziato a lavorare assumendo il personale, fornendo i servizi necessari all'asilo (compresi i pannolini che secondo il bando sarebbero a carico delle famiglie) e stipulando contratti con i fornitori ed emettendo le rette ai genitori, il tutto senza poter fatturare al comune e anticipando quindi per intero la quota di spettanza dell'amministrazione. In Sodexo spiegano che possono farlo perché è una società solida e con una buona liquidità, cosa che consente loro di garantire ai genitori la continuità del servizio nonostante la situazione, ma confermano l'impossibilità anche per loro di entrare in contatto con l'amministrazione che non risponde al telefono e alle mail, e non sono quindi in grado di sapere quando riceveranno l'aggiudicazione tanto attesa. Non si spiegano neppure loro l'atteggiamento del sindaco e tra le ipotesi pensano a difficoltà inerenti la gestione dei bambini di Vermezzo che ancora non si sa se potranno o meno usufruire delle agevolazioni in base alle fasce ISEE. E tuttavia questo aspetto della questione, sebbene increscioso e ancora nebuloso, non ha da un punto di vista amministrativo una connessione diretta con la mancanza dell'aggiudicazione.
Ma allora cosa sta succedendo? Perché si è bloccato tutto lasciando genitori, bimbi e operatori in questa situazione di stallo?
Un'altra ipotesi viene suggerita dalla Cooperativa Sant'Ambrogio, che ha gestito l'asilo "Raggi di sole" negli ultimi quattro anni. Tutti sanno che quest'estate, a causa dell'assenza di un funzionario comunale, il comune di Zelo ha avuto un tilt amministrativo per cui la gestione della gara d'appalto si è rivelato un incubo. La Cooperativa riceve con rammarico la notizia di non aver vinto la gara perché ritenevano di aver fatto un'offerta in tutto conforme al servizio offerto negli ultimi anni e che aveva trovato soddisfatte tutte le famiglie dei bambini. La gestione dell'asilo "Raggi di sole" era stata affidata alla Cooperativa negli anni scorsi dopo una prima gara andata deserta e il servizio era stato poi prorogato alla scadenza del contratto per ritardi nell'organizzazione della nuova gara. Negli anni la Sant'Ambrogio ritiene di aver risollevato le sorti dell'asilo passando da 12 a 30 bambini, offrendo servizi talvolta non dovuti e garantendo i pasti cucinati in loco, e proprio sulla base di questa esperienza lo scorso agosto affermano di aver presentato un progetto al comune in tutto rispondente alle esigenze delle famiglie. Il giorno in cui si è tenuta la seduta per la comunicazione dell'esito della gara, la Cooperativa non è stata invitata a partecipare, pertanto riceve la notizia di non essere l'assegnataria senza conoscerne le motivazioni. Richiede, quindi, all'amministrazione copia della documentazione, del progetto presentato dalla Sodexo e copia del verbale della seduta. La prima richiesta viene negata per ragioni di privacy e di copyright, mentre alla seconda non riceve alcuna risposta. E ci risiamo. Da fine agosto la Sant'Ambrogio sta ancora aspettando quel verbale relativo all'attribuzione dei punteggi per capire su quali servizi si sia classificata meglio e su quali peggio rispetto alla concorrente. Si tratta di un documento che normalmente viene reso pubblico così come devono esserlo il  bando di gara e successivamente l'aggiudicazione definitiva. E invece no, il sindaco Raimondo anche questo documento lo tiene sotto stretto riserbo. Di questo passo toccherà rivolgersi agli avvocati!
Comunque proprio la richiesta di questo verbale, la richiesta di accesso agli atti presentata dalla Cooperativa Sant'Ambrogio, potrebbe aver interrotto la procedura standard di aggiudicazione, e tuttavia sarebbe bastato che l'amministrazione consegnasse copia del documento richiesto stabilendo un termine per eventuali ricorsi e allo scadere di tali termini, in assenza di azioni legali, concludere l'iter burocratico con l'aggiudicazione definitiva. Di certo questo il sindaco e l'amministrazione tutta dovrebbero saperlo.
Infine, aggiungiamo un'ultima informazione importante: dal più recente elenco del 16 novembre pubblicato da Regione Lombardia dei comuni ammessi alla misura "Nidi gratis 2017-2018" Zelo Surrigone NON compare. Ci chiediamo se la mancata ammissione non possa essere conseguenza del pasticcio fatto con il bando per l'assegnazione della gestione.
L'indignazione da parte di tutti i soggetti coinvolti e della cittadinanza è tanta, ed è per questo che cogliamo l'occasione per ricordare al sindaco Raimondo che il suo ruolo di soggetto eletto a rappresentare i cittadini nelle istituzioni le impone di rispondere loro, le impone di rendere loro conto quando la interpellano per ricevere informazioni su un servizio a cui hanno diritto, le impone di farsi carico delle istanze anche a costo di ammettere eventualmente errori, negligenze e ritardi, ma NON E’ ACCETTABILE che si neghi come se il Comune fosse casa sua. Ricordiamo al sindaco Raimondo che il suo ruolo istituzionale le impone di tutelare i diritti dei cittadini, le impone di tutelare la salute pubblica, le impone di prendersi la responsabilità di tutto quanto accada nel suo territorio.
Noi chiediamo che si faccia un' ASSEMBLEA PUBBLICA sull'asilo "Raggi di sole", chiediamo che l'istituzione si metta a disposizione della cittadinanza per fare chiarezza. Non possiamo accettare oltre questo silenzio. Chiediamo di essere smentiti, documenti alla mano, per il bene dei bambini.
Sindaco Raimondo se ogni cosa è stata fatta nel pieno rispetto delle norme e in trasparenza, basta poco per rispondere!

mercoledì 15 novembre 2017

COSA AVRANNO FATTO DI MALE I 20.000 STUDENTI DELL'UNIVERSITA' STATALE DI MILANO PER MERITARE IL CONFINO NELL'AREA EX EXPO?

Il 14 di Novembre in Commissione Urbanistica abbiamo assistito all'ennesima farsa. Dopo la presentazione di un fantasmagorico progetto di sviluppo per Città Studi, si è aperto l'Open Day delle Università. Coloro che sono intervenuti, a vario titolo, in rappresentanza di Politecnico, Bicocca e Statale hanno prima senza alcuna utilità promosso i propri atenei (come se fossimo studenti delle superiori indecisi su cosa fare del nostro futuro) e poi hanno naturalmente appoggiato il progetto presentato. La vera domanda è, visto il meraviglioso sviluppo futuro proposto sulla carta per Città Studi, COSA AVRANNO FATTO DI MALE I 20.000 STUDENTI DI MILANO PER MERITARE IL CONFINO IN EX EXPO? Si perché, sebbene qualcuno frettolosamente abbia prospettato per questi studenti campus universitari come in Svizzera (avete presente le montagne, le mucche, la natura bucolica....), sicuramente non conosce l'area nord Milano in cui il sito Expo si trova. Ecco perché ho ritenuto necessario far sapere loro quali sono le criticità di questi luoghi perché nessuno da ieri sera potrà più dire "io non lo sapevo".

Commissione Urbanistica contro lo spostamento dell'Università Statale in area Expo.


giovedì 9 novembre 2017

Asilo di Zelo Surrigone Dopo le risposte mancate, solo parole… parole… parole

Siamo arrivati a mercoledì e come anticipato nel post precedente le mamme di Zelo hanno chiesto aggiornamenti al sindaco Raimondo. 

Dunque oggi cosa sappiamo in più di ieri? Praticamente nulla! Sull'affidamento della gestione dell' asilo "Raggi di sole" il sindaco continua pronunciare frasi incomprensibili: "ci sono alcune problematiche da affrontare" "bisogna sistemare alcuni passaggi" "stiamo lavorando su alcune questioni". Parole... parole...parole, ma non una sola spiegazione chiara e inequivocabile su come stiano le cose, nonostante la riunione di giunta tenutasi a quanto pare martedì. E intanto i giorni passano. Le mamme però nel frattempo non sono rimaste con le mani in mano e hanno protocollato martedì una richiesta di accesso agli atti per avere copia "di tutta la documentazione inerente la concessione della gestione dell'asilo dal 01.09.2017 al 31.12.2020.... allegati compresi". Sono state obbligate a tale richiesta perché, sebbene la legge lo imponga, sul sito internet del Comune di Zelo Surrigone non vi sia alcuna traccia di tali documenti nella sezione amministrazione trasparente. E già questo non sembra un buon segno. A ciò si aggiunga che con un'ordinanza del sindaco l'asilo "Raggi di sole" rimane chiuso per tre giorni, fino alla fine di questa settimana, a causa del malfunzionamento della caldaia che non consente di accendere il riscaldamento. Questo dopo che i bambini nella giornata di martedì sono rimasti al freddo. Anche su questo fronte le mamme vogliono vederci chiaro e, dopo aver verificato che le manutenzioni degli impianti sono a carico del Comune, chiederanno di visionare i libretti di revisione visto che anche lo scorso anno si era verificata una situazione simile.
Insomma di male in peggio! E le mamme sempre più determinate sono al limite della loro sopportazione. E tuttavia, vista la chiusura dell'asilo, hanno comunque accettato di aspettare fino al prossimo lunedì quando il sindaco, rimandando ulteriormente la data dell'incontro risolutore, ha garantito che sarà in grado di fornire spiegazioni definitive. La nostra fiducia inizia a traballare, e anche quella delle mamme nonostante la loro proverbiale comprensione.
Un ultimo appello: sindaco Raimondo questa volta, però, fatti e non parole… parole… parole.

domenica 5 novembre 2017

Asilo di Zelo Surrigone Dal silenzio assordante alle risposte mancate. (Cosa si sa e cosa NON si sa)


Ieri mattina un gruppo di mamme esasperate dal silenzio dell'amministrazione di Zelo si è presentato in comune cogliendo di sorpresa il sindaco Gabriella Raimondo che dopo un mese ancora non ha fornito risposte confortanti alle preoccupazioni manifestate dalle mamme con la lettera protocollata il 4 ottobre scorso. Tanti sono i problemi riscontrati alla riapertura dell'asilo nel mese di settembre come la mancanza di chiarezza sull'entità delle rette, i pasti non più cucinati in loco ma portati dall'esterno, la previsione di dover contribuire alla fornitura di pannolini, carta igienica e altro (così prevedrebbe il bando) temporaneamente tamponata dalla stessa società gestrice, e soprattutto l'impossibilità per le mamme di sapere con assoluta certezza che la nuova impresa incaricata della gestione fosse regolare assegnataria del servizio. Inoltre le mamme chiedevano se e quando il Comune avesse aderito alla misura regionale Asili Gratis che consente a molti nuclei familiari di sollevarsi dal peso della retta. L'incontro imposto ieri mattina da queste mamme determinate è stato l'inevitabile conseguenza dell'atteggiamento sfuggevole dell'amministrazione chiusa in un silenzio assordante e incomprensibile. Il sindaco Raimondo benché colta di sorpresa ha accolto le mamme ma l'esito di questo incontro non è stato soddisfacente. Al momento si sa che il Comune ha aderito con delibera di giunta del 25 luglio ad Asili Gratis, ma NON si sa come mai ancora Zelo non risulti nell'elenco dei comuni assegnatari, si sa che le rette non sono state aumentate poiché vincolo indispensabile per la partecipazione al bando regionale, ma NON si hanno indicazioni chiare in merito alla loro entità (potrebbe oppure no essere stato applicato l'aumento Istat), si sa che la società a cui è stata affidata la gestione dell'asilo è cambiata ma NON si ha traccia dell'assegnazione formale cioè dell'atto pubblico in cui si evince l'esito del bando, NON si sa perché non venga usata la cucina in loco per preparare i pasti e più in generale NON si capisce perché si sia voluto stravolgere così radicalmente un servizio che fino allo scorso anno soddisfaceva appieno le esigenze delle mamme. Ci si rammarica perché ancora ieri si è sprecata un'occasione per rassicurare le mamme e il sindaco ha lasciato un vuoto di risposte mancate. Le mamme hanno deciso di aspettare fino al prossimo mercoledì quando il sindaco dovrebbe essere in grado di fornire informazioni più chiare, dopo la pazienza sarà esaurita e le mamme promettono battaglia. Noi del Movimento 5 Stelle rimaniamo al loro fianco fornendo il nostro sostegno, sempre a supporto dei cittadini!

martedì 31 ottobre 2017

CASELLO DI BINASCO LA SPERIMENTAZIONE NON È ANCORA FINITA LA PAZIENZA SI!!


Doveva essere una sperimentazione di pochi mesi e, invece, dopo oltre due anni siamo ancora qui a sperimentare........forse quello che si vuole mettere alla prova è il livello di sopportazione dei cittadini!
La storia si ripete più o meno sempre uguale: trascorrono gli anni, le promesse si sprecano e i cittadini ne pagano le conseguenze.
Ricordiamo i passaggi essenziali di questa storia:
LUGLIO 2015: città metropolitana e autostrada Milano Serravalle (ordinanza 2029 del 29 luglio 2015), a causa dei numerosi incidenti stradali, decidono l'obbligo di svolta a destra in uscita dal casello per un periodo sperimentale di 3 mesi, decisione che sarebbe stata revocata qualora il traffico fosse diventato difficoltoso… (ovviamente il traffico è diventato un incubo ma pare che lor signori non se ne siano accorti)
FINE OTTOBRE 2015: si decide di prorogare la sperimentazione per altri 8 mesi (ordinanza 2048 del 31 ottobre 2015) vantando il successo della sperimentazione che, a loro dire, avrebbe azzerato gli incidenti in quel tratto di provinciale. Vengono inoltre promessi alcuni interventi di miglioramento della circolazione citando un cronoprogramma che avrebbe dovuto concludersi entro i primi sei mesi del 2016… (inutile dire che gli incidenti continuano ad esserci, ma com’è il detto? non c’è peggior cieco di chi non vuol vedere!)
FINE GIUGNO 2016: si annuncia un'ulteriore proroga a data indefinita (ordinanza 2158 del 30 giugno 2016), ovvero fino all'inizio dei lavori definitivi sull'area di incrocio tra il casello di binasco e la sp30 che dovrebbe concretizzarsi nella realizzazione di una rotatoria.
E ARRIVIAMO AL 2017: il progetto doveva essere presentato entro il mese di febbraio e i lavori avrebbero dovuto iniziare entro l'anno… ma insomma, mica vogliamo essere così fiscali! mese più mese meno, anno più anno meno… prima o poi ce la faremo!
E così arriviamo ad oggi, ottobre 2017, e le ultime notizie annunciano trionfalmente che il progetto della rotatoria è pronto e approvato perfino dal ministero, prevede anche un arretramento del casello autostradale oltre ad una corsia aggiuntiva e alla modifica dell'aiuola in uscita. La versione definitiva del progetto dovrebbe essere pronta a fine ottobre per poter poi indire la gara per la realizzazione dell'opera che si dichiara dovrebbe essere terminata entro la primavera del 2018.
La speranza sarà pure l'ultima a morire, ma la pazienza ha un limite ed è stato superato da tempo ormai. Noi del movimento 5 stelle diamo voce a tutti i cittadini che sono stufi di restare in coda per ore in autostrada, di rimanere imbottigliati all'uscita del casello e che si chiedono preoccupati per quale carico sia stato progettato il ponte sull'autostrada visto il peso e le sollecitazioni dei mezzi pesanti che per lunghi periodi sostano su di esso.
SIAMO PRONTI A VERIFICARE SE LA PROSSIMA PRIMAVERA L'OPERA SARÀ PRONTA… NEL FRATTEMPO RESTIAMO IN CODA.
M5S di Binasco
M5S di Noviglio
M5S di Vermezzo




mercoledì 4 ottobre 2017

Parcheggio Stazione di Gaggiano… odissea senza fine.

La Piramide di Cheope pare sia stata costruita in 10 anni e Michelangelo ne impiegò 4 per dipingere la Cappella Sistina. Noi con il parcheggio di Gaggiano siamo ancora qui!
Ricapitoliamo la cronologia di quest’opera infinita.
2007 inizio lavori potenziamento linea ferroviaria Milano-Mortara2009 fine lavori di rinnovamento della stazione di Gaggiano2011 fine lavori parcheggio interscambio Gaggiano (per 380 auto e 7 bus)… ops, ci si accorge che non è pronta la viabilità necessaria per utilizzare il parcheggio2016 settembre fine lavori realizzazione rotatoriaCosto totale circa 1.070.000 euroMa dal 2011 al 2016 non è stata fatta alcuna manutenzione al parcheggio che è dunque in stato di degrado ed è stato oggetto di atti di vandalismo.
Ed arriviamo al 2017. Nel mese di aprile in risposta ad un’ interrogazione del Movimento 5 Stelle, Regione Lombardia afferma che dopo aver sentito il Comune di Gaggiano e RFI la situazione pare essere ad una svolta. E’ vero che servono altri 140mila euro per sistemare e ottimizzare il parcheggio, soldi messi a disposizione da RFI, ma si può ipotizzare un’attivazione entro settembre 2017, cosa peraltro confermata anche dal sindaco Perfetti di Gaggiano.
Ebbene… nostro malgrado siamo di nuovo qui a constatare con profondo dispiacere che ad oggi ancora nulla è cambiato. Anzi, se possibile lo stato di degrado e di abbandono dell’area di parcheggio è ulteriormente peggiorato, e per la verità anche la stazione stessa lascia a desiderare.
Ora, pur non volendo essere pessimisti, siamo sopraffatti dallo sconforto. Quanto ancora dobbiamo aspettare? Quanti altri soldi bisogna investire in questa odissea che pare senza fine?
Lanciamo una sfida! Ce la facciamo a vedere il parcheggio attivo e fruibile per Natale 2017? Riusciamo a fare questo regalo di Natale ai cittadini?
M5S Vermezzo




venerdì 31 marzo 2017

CREPE, BUCHE E ALLAGAMENTI NEL SOTTOPASSO FERROVIARIO VERMEZZO-ALBAIRATE



A distanza di neppure otto anni dalla sua realizzazione il sottopasso di via Marcatutto si presenta in condizioni preoccupanti: la sede stradale è interessata in più punti da fessurazioni per l'intera larghezza della carreggiata che trovano corrispondenza sulle spalle laterali di contenimento a loro volta interessate da ulteriore strato fessurativo. Questo il risultato della continua azione dell'acqua di falda, sopra la quale è stato costruito il sottopasso, che periodicamente fuoriesce facendosi strada con il conseguente degrado del materiale impiegato. Otto mesi fa, dopo una chiusura di tre settimane, il sottopasso è stato riaperto a senso alternato con impianto semaforico in attesa che RFI (Rete Ferroviaria Italiana), esecutrice dell'opera nell'ambito dei lavori di collegamento alla stazione Albairate-Vermezzo, intervenga in maniera definitiva. I sopralluoghi tecnici sono stati eseguiti dalla stessa RFI che ha rassicurato sulla tenuta strutturale del sottopasso che, ricordiamolo, è massicciamente transitato quotidianamente da auto e mezzi pesanti e al di sopra del quale passa la ferrovia.
Noi, consentitecelo, qualche domanda vorremmo farla.
Ci chiediamo se sia stato di buon senso riaprire il sottopasso dopo che a seguito di una verifica da parte di tecnico esterno ne era stata disposta la chiusura per questioni di sicurezza.
Ci chiediamo se si sia proceduto ad una approfondita indagine sullo stato delle strutture, con calcoli strutturali, relativo collaudo statico e controllo della qualità dei materiali impiegati prima della riapertura a senso alternato.
Ci chiediamo come sia stato possibile progettare e realizzare un'opera del genere senza prevedere le infiltrazioni d'acqua essendo nota la posizione della falda.
Ci chiediamo se le centinaia di migliaia di euro necessari per porre rimedio a tali criticità strutturali ricadranno sulle tasche dei contribuenti.
Ci chiediamo se sia saggio e sicuro per la viabilità mantenere aperto il sottopasso nonostante le gravi fessurazioni presenti dopo quanto successo di recente in situazioni simili.
Ci chiediamo e aspettiamo… risposte e interventi urgenti per garantire sicurezza e incolumità dei cittadini e magari, per una volta, per individuare e punire i responsabili di questi scempi pubblici.
Vermezzo 5 Stelle.